
Jules Verne viaggiò molto ed i suoi romanzi risentono di questa cosa. L'impresa apparentemente impossibile di Mr. Fogg, insieme a Passepartou, il suo fortissimo aiutante francese, viene raccontata con estrema cura e grande documentazione. Luoghi lontani e magnifici vengono descritti con grande perizia, sempre sul filo conduttore della scommessa che il gentiluomo inglese fa con altri suoi colleghi di club.
L'aspetto interessante di questo tipo di romanzo è il fatto che è stato scritto su basi scientificamente dimostrabili. E'infatti vero che viaggiando da est verso ovest ci sia l'impressione di essere un giorno in ritardo. Basta guardare un qualsiasi libro di geografia. La storia mostra tutte le peripezie e le usanze che sono tipiche del luogo visita.
Il realismo è sorprendente ed il merito va di certo al fatto che Jules Verne fu un personaggio che viaggiò molto. Le sue storie spaziano nei viaggi più diversi. Il giro del mondo in 80 giorni è quello più realistico a mio parere. Altri, come Viaggio al centro della Terra, sconfinano quasi nella fantascienza. Io consiglio davvero questo romanzo perché ha una qualità narrativa che difficilmente si trova. Gli ambienti e le peripezie dei protagonisti si mescolano in un affascinante mosaico, visto dall'occhio attento e quasi scientifico dell'autore. E'un libro da leggere.
Nessun commento:
Posta un commento