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Benvenuti al salottoclassico

Dove si parla di tutto e di niente, di libri e di storia, di film e di racconti. Un salotto senza pretese, per chi vuole parlar di cose pesanti e di sciocchezze

venerdì 26 luglio 2013


Contratto fataleAutore:
Jennifer Probst
Contratto Fatale

Autore:Jennifer Probst
Edizione:Corbaccio
Costo: 13,90 euro
Genere: Letteratura erotica


Trama:
Il miliardario italiano Michael Conte deve trovare una moglie a tutti i costi per permettere alla sorella di sposarsi: queste sono le regole imposte dalla sua famiglia, che lui antepone a tutto. E quando scopre che l'amica e fotografa Maggie Ryan sarà a Milano per fare un servizio di moda, decide di presentarla ai suoi come la sua fidanzata. Che importa se Maggie è una donna emancipata, indipendente e dominatrice...E che importa se Maggie è l'ultima persona che Michael vorrebbe come moglie, anche se è la prima che vorrebbe nel suo letto! Convinta del fatto che Michael sia in realtà innamorato della sua amica nonché cognata Alexia, Maggie decide di stare al gioco, purché lui stia lontano da Alexia. E anche se non è affatto attratta da Michael, che le sembra troppo freddo e prepotente. Certo, una volta che i due sono arrivati in Italia, le cose sembrano assumere tutta un'altra prospettiva e fra Maggie e Michael si crea una tensione erotica inimmaginabile e insostenibile...
RecensioneIl secondo capitolo della saga della Probst comincia da dove è terminato il primo, Contratto Indecente. La storia si sposta da New York all'America con due protagonisti che nel primo libro hanno avuto uno spazio di comprimari. I personaggi principali sono abbastanza accattivanti e diversi da Alexia e Ryan del primo capitolo. Lei è una donna che si è fatta da sé e che, come il fratello, ha pagato salato il comportamento pessimo dei genitori. Lui ha invece un fortissimo senso della famiglia, anche se il dovere lo ha spinto a rinunciare a tutte le cose che amava.
Questi sono gli elementi salienti di Maggie e di Michael che in questo capitolo perde la maschera da latin lover. Ammetto che alcune cose mi hanno lasciato perplessa, come la scelta della location italiana: Brescia. Nominalmente, la città è quella ma il luogo descritto ha tutte le caratteristiche stereotipate del mondo italiano, vagamente meridionale, immaginato dagli americani: senso della famiglia, la donna sottoposta all'autorità del capofamiglia, il rispetto della tradizione ecc... Per noi lettori e lettrici italiane questa cosa stona un po' ma credo che dobbiamo guardare oltre e goderci la storia per quello che è. Una questione di lana caprina, insomma.
Il racconto, a parte questa scelta, scorre liscio come l'olio, senza stonature o passaggi forzati. Anche la vaga, molto vaga, scena che si ispira al Sadomaso, senza esserlo nemmeno un po', è particolarmente accattivante, ironica e giocosa, quasi da burlesque. La Probst sa il fatto suo nel miscelare eros, sentimenti e ironia. Anche questo romanzo, i problemi di coppia hanno una base abbastanza realistica e vengono affrontati come tali. L'originalità pecca un po', in quanto i clichés abbondano ma occorre dire che sono posti in modo magistrale e anche questo conta. Credo che accorpare la Probst alla scia delle 50 Sfumature sia un errore grossolano.
Il sesso nei due romanzi di questa trilogia c'è ma è qualcosa di piacevole e non fine a sé stesso. L'autrice prepara il terreno con maestria, prima di passare alla parte fisica, secondo la migliore delle tecniche di scrittura erotica: creare uno sfondo. Cosa che avviene anche qui. La formula narrativa è la stessa del primo libro ma, considerando che il titolo della saga ha a che vedere con lo sposare un milionario, penso che sia ovvio che vi siano delle somiglianze di fondo.
Personalmente, ci sono molti approfondimenti sulla psicologia dei personaggi, a scapito forse della leggerezza.
La differenza rispetto a Contratto Indecente è forse questa. Alexia e Ryan sono molto più impacciati e ingenui forse, cosa che dona alla storia maggiore brio. Meg e Michael invece sono personaggi più spigolosi, con quella fame d'affetto e di comprensione che non si riscontra nella prima coppia. Il peso dell'assenza di una famiglia è più gravoso in Meg che in Ryan, il quale ha sofferto maggiormente l'inettitudine del padre. Meg ha subito entrambi i coniugi, rendendo il tutto più duro e cupo. Michael è invece schiacciato dal senso del dovere verso la famiglia, dietro all'apparenza espansiva e giocosa. La Probst, comunque, non indulge in questo tipo di elementi ed evita il melò come la peste. Poteva farlo ma non è andata così. Prudentemente, ha scelto di mantenere l'equilibrio originale, lasciando che i due personaggi risolvessero le cose con il dialogo. Una scelta molto intelligente e sensata che evita quegli inutili drammi che tuttora si leggono in giro. Consiglierei questo libro a coloro che hanno letto le 50 Sfumature o ai seguaci di Twilight...giusto per disintossicarsi un po'.
VOTO: 8 1/2

giovedì 25 luglio 2013

young adult un genere non genere

YOUNG ADULT

UN GENERE NON GENERE

E'la definizione, sempre più diffusa, di un genere che non presenta, fondamentalmente tratti definiti. E'concepito idealmente per la fascia post-adolescenziale ma, in fondo, va bene anche per chi non risponde a questo pubblico sul piano anagrafico. L'apripista, in campo internazionale, è stato Twilight che, con una formula accattivante, ha catturato sia adolescenti che non. Devo ammettere, tuttavia, che gli ultimi libri di Harry Potter portavano, forse non intenzionalmente, su quella strada.
Tratta temi generali, senza distinzioni sul piano contenutistico.
E'un genere molto versatile, se vogliamo dargli una distinzione di tipo letterario. L'approfondimento è comunque una rarità. A partire dalla Meyer, si sono sviluppate storie abbastanza leggere, giocate su trame e caratteri non sempre approfonditi. Ho spesso avuto l'impressione che si trattasse di opere meramente giocate sul fattore marketing, che usano colpi di scena nella speranza sempre più difficile, di catturare l'attenzione dei lettori. E'abbastanza chiaro che i "lettori forti" provengono spesso dagli adolescenti. Lo Young Adult si pone però un obiettivo più ambizioso. Per la precisione, mira anche a trascinare lettori che adolescenti non lo sono più e cercano una lettura di svago.
Dobbiamo però andare a monte del problema. In principio fu la fanfiction.
Da lettrice di fanfiction, ho notato molte somiglianze tra queste ed i romanzi posti sotto l'etichetta "Young Adult". Per chi non lo sapesse, le fanfiction sono composizioni che nascono da un omaggio ad opere preesistenti. Personaggi di libri, anime, film sono usati come protagonisti di trame da parte di appassionati dell'originale. Nel corso dell'ultimo decennio almeno, sono nati molti siti di questo tipo, dove chiunque, volendo, può pubblicare i propri testi. Uno dei siti italiani più famosi è EFP. Basta iscriversi ed è possibile pubblicare qualsiasi testo, naturalmente dopo aver accettato il regolamento del sito.
Leggendo le storie, possiamo notare livelli e qualità ben diversi. Accanto a testi grammaticalmente scorretti e dalla trama scadente, ci sono lavori decisamente apprezzabili...talvolta persino meglio di alcuni libri. Alcuni, poi, sono davvero pregevoli...parlo per cognizione di causa.
Lo Young Adult condivide con questi brani la stessa immediatezza comunicativa, accanto ad uno stile narrativo talvolta acerbo ma sempre diretto. Molto spesso, lo scopo della fanfiction, con l'andar del tempo, è quello di guadagnare più recensioni possibili. Per raggiungere questo scopo, allora, si cercano colpi di scena e vicende ad effetto, per tenere viva l'attenzione del lettore.
Lo stesso avviene per lo Young Adult, applicato al fattore vendite.
Dal momento che uno dei problemi di questo periodo si basa, almeno sul piano dell'editoria, sul tenere viva l'attenzione, anche le trame dei romanzi, pubblicati velocemente e in modo assolutamente commerciale, sono semplici e poco costruite, con elementi che dovrebbero introdurre un repentino cambio della situazione e tenere il lettore incollato al testo. La mancanza di trame solide, sul piano strutturale, rende questa scelta, talvolta, piuttosto fallimentare. Costruire una storia non è uno scherzo ed occorre un filo di serietà. Per imbrogliare i lettori con una trama di fantasia, occorre farlo seriamente.
Lo Young Adult è tuttavia un genere non genere.
Non ha elementi tematici significativi ma risente fortemente del mondo delle fanfiction sul piano espressivo. Se i tipi tradizionali di romanzo avevano spesso e volentieri forma e contenuto tipici e ben riconoscibili, lo Young Adult possiede solo la forma e questo legame ideale con le fanfiction ma è un genere osmotico e mobile, in cui difficilmente emergono punti di eccellenza, perché mancano i capisaldi che rendano solido l'impianto teorico del genere. Senza tratti tipici, è arduo per lo scrittore formare qualcosa che rappresenti un elemento di spicco per quella determinata tipologia di romanzo.

sabato 13 luglio 2013

IL DARDO E LA ROSA
di Jacqueline Carey


TitoloIl dardo e la rosa
AutoreCarey Jacqueline
Prezzo
Sconto 25%
€ 9,00(Prezzo di copertina € 12,00 Risparmio € 3,00)
Dati2007, 888 p., brossura
TraduttoreVilla E.
EditoreTEA  (collana Teadue)
 Disponibile anche usato a € 6,00 su Libraccio



Descrizione
Terre D'Ange: un regno fondato dagli angeli e popolato da individui in cui una bellezza mirabile si accompagna a un'incondizionata libertà fisica e mentale. Un unico precetto guida infatti le Tredici Case che lo dominano: Ama a tuo piacimento. Destinata sin dalla tenera età a servire in una delle Case, Phèdre è nata con una piccola macchia scarlatta nell'occhio sinistro. Per molti, un difetto irrimediabile. Per altri, un segno rarissimo e sconvolgente: il Dardo di Kushiel, il marchio che contraddistingue le "anguissette", coloro che possono mescolare la sofferenza e il piacere per natura e non per costrizione. Ma quando il nobile Delaunay la riscatta, il futuro di Phèdre si apre verso l'ignoto: non consumerà i suoi giorni come perfetta cortigiana, diventerà una spia. Il regno di Terre d'Ange, infatti, è inquieto e agitato, e Delaunay vuole scoprire chi sta tramando nell'ombra... Un'eroina conturbante, una saga animata da poeti e cortigiani, regine e sacerdoti guerrieri, principi e vagabondi; un'epopea immersa in un'atmosfera che ricorda "Le mille e una notte" e che si snoda fra intrighi di corte e relazioni pericolose, viaggi e rivelazioni.

RECENSIONE

Jacqueline Carey è, a buon diritto, una delle regine del fantasy. Ha il merito di aver creato un mondo nuovo ed intrigante, con culture e tradizioni assolutamente peculiari. La protagonista ha un particolare carattere e delle caratteristiche che la rendono la sottomessa perfetta.
Le descrizioni di sesso non mancano, talvolta, soprattutto con il progredire della trama, diventano abbastanza cruenti ma hanno il merito di non essere scene fini a sé stesse ma perfettamente inserite nella storia. La religione di Elua permea tutto, condizionando i vari caratteri, in uno snodo d'intrighi e complotti degno di un romanzo rinascimentale. La scelta di narrare il tutto dall'ottica di Phédre determina dei passaggi spesso divertenti, soprattutto agli inizi.
Onestamente il mio giudizio è più che positivo ma occorre che l'autore legga la storia senza alcun tipo di preconcetto. L'autrice ha creato la religione della protagonista, attingendo alla tradizione dei vangeli apocrifi, all'ebraismo, al cristianesimo ed al tantrismo...per cui alcune cose possono essere poco digeribili per il lettore, a cui consiglio caldamente d'ignorare il tutto.
Le scene di sesso sono qualcosa di magistrale perché non condizionano la trama e tutta la parte dell'avventura è perfettamente godibile. Lo stile con cui è scritta la storia, comunque, potrebbe non piacere, visto che si tratta di un lessico che riproduce un linguaggio ampolloso e barocco.
In ogni caso, questi sono solo dei punti che, chiunque voglia leggere il libro, deve tener ben presente. Il Mondo della Carey è lontano anni luce da un pallido paesaggio di sfondo. E'qualcosa di perfettamente mobile e vivo, con tradizioni e influenze perfettamente plausibili...come solo un bravo scrittore saprebbe creare. Io consiglio questo primo libro, che ho davvero apprezzato. Quanto ai due libri successivi, che compongono la prima trilogia, devo ancora leggerli.
Questo, però, promette davvero bene.