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Benvenuti al salottoclassico

Dove si parla di tutto e di niente, di libri e di storia, di film e di racconti. Un salotto senza pretese, per chi vuole parlar di cose pesanti e di sciocchezze

lunedì 28 ottobre 2013

Una precisazione sulle ripetizioni

UNA PRECISAZIONE SULLE RIPETIZIONI

Per chi volesse farle, devo comunque dare una serie di dritte.

  1. Il prezzo. E'la cosa più importante secondo me, quella che determina il tuo buon nome e ti permette una certa clientela. Prima di tutto, occorre tener conto del tipo di materia che devi insegnare. Se fai una materia poco diffusa, puoi permetterti di alzare un po' la cifra e questo per mere ragioni di mercato. Meno domanda e concorrenza, più possibilità hai di guadagnare qualcosa in più. Anche il titolo di studio può essere indice di un aumento del prezzo all'ora. Consiglio comunque di parlarne con il cliente e di non fare mai differenze di tariffario, nel caso ne abbiate più di uno. Per fare latino e greco, chiedevo 15 euro l'ora e tra triennale e specialistica non ho mai cambiato. Può sembrare tanto ma per una materia di questo tipo e per la sua difficoltà, il prezzo è quasi irrisorio. Ho seguito ripetizioni anche da 18 euro in su da parte di una dottoranda molto brava. Chiedere meno, consente di fare più lezioni...non sottovalutate mai questa possibilità. Può comunque essere indice di scarsa qualità un prezzo troppo basso. Mettetevi nei panni del cliente. Se voi aveste bisogno di ripetizioni, scegliereste sempre quello che vi pare abbia una maggiore garanzia di successo, avendo la disponibilità economica.
  2. Accordarsi sempre con il cliente. Massima cortesia, disponibilità e competenza rendono migliori i rapporti con i clienti. Spesso sono i genitori degli interessati a fare la mossa ed è bene tenerseli buoni, con una condotta gentile e seria. Siate sempre franchi nell'esprimere le vostre esigenze, qualora vi sia un impegno che vi tenga lontano dalla lezione e ricordate sempre che dovete rispettare gli accordi il più seriamente possibile o perdete il cliente.
  3. Pazienza e Savoir Fair. La persona a cui farete ripetizioni ha sulle spalle una buona dose di stress. Spesso è reduce da un debito ed è bene essere comprensivi abbastanza svegli da capire che persona avete di fronte. Se ha un carattere timido e impacciato, non serve a nulla avere delle maniere brusche, come è insufficiente essere troppo morbidi con chi vuole fare il furbo anche se sa di essere candidato al debito. Invogliare all'impegno e al non aver paura della materia da recuperare può aiutare a risolvere questa difficoltà, dando sicurezza alla persona a cui fate ripetizioni. Per esperienza personale, rivolgersi per le ripetizioni, non è mai una scelta indolore ma, al contrario, frustrante. Doversi rivolgere a terzi per qualcosa che gli altri fanno da sé, non dà una bella sensazione. Non dimenticate questa cosa.
Questi sono piccoli suggerimenti che ci tengo a dare, nel caso in cui vi venga voglia di dare ripetizioni. Li ho date ed è stato molto soddisfacente ma per il momento mi astengo. Non posso garantire sempre una presenza fissa e preferisco non avere clienti, anziché perderli per la mia inefficienza.

domenica 27 ottobre 2013

i lavori dello studente universitario

Cosa può fare uno studente universitario per arrotondare i conti?

Vorrei sfatare un mito, prima di tutto. Se qualcuno crede che l'università preveda un orario più rilassato del liceo, devo informarvi che, esperienza costruttiva a parte, si tratta di una leggenda metropolitana. Prevede infatti un duro impegno, almeno con il fine di riuscire a ottenere una laurea che si spera possa essere spesa nel mondo del lavoro. Non è semplice, soprattutto con la disoccupazione e con il dato di fatto che la politica castra ogni iniziativa che possa in qualche modo istradare nella direzione professionale che si spera di fare, come l'insegnamento. Inoltre, c'è pure la negativa congiuntura economica.
Chi studia ha comunque delle difficoltà non da poco.
Prima di tutto, combinare bene lezioni e orari lavorativi. Premesso che il trend generale è la flessibilità ad oltranza, occorre mettere subito in chiaro che non sempre il datore di lavoro sarà disposto a venire incontro alle tue esigenze. Indubbiamente non deve essere al servizio tuo, come una sorta di cavalier fedele ma è anche possibile che il rispetto dell'orario di lavoro ti porti a saltare qualche lezione...ed allora il guaio è che tu non riesca a salvare capra e cavoli.
In secondo luogo, la paga.
Tenere in piedi il bilancio mensile, con i pagamenti del lavoretto può essere molto arduo e spesso si rende necessario aggiungere un extra con i lavoretti estivi o, molto più probabile, con il sostegno delle famiglie.
In ogni caso, qualcosa può essere comunque fatto.
Le possibilità più a portata di mano sono comunque queste.

  • Il cameriere. Ho spesso visto diversi studenti che nel fine settimana lavorano nelle pizzerie o nei ristoranti. Il lavoro non richiede mansioni particolari, soprattutto in mancanza di personale. Spesso, infatti, nei giorni dove la clientela è maggiore, assumono le persone solo per quello specifico giorno. La paga è piuttosto variabile ma quello che forse potrebbe costituire un problema è se il datore di lavoro ti mette in regola o meno. Non poche volte ho visto i locali farsi improvvisamente deserti all'arrivo della finanza. In ogni caso, questo lavoro è uno dei più gettonati e, soprattutto intorno alle università i locali non mancano. Pub, ristoranti, osterie, pizzerie, gelatai...la richiesta non manca e permette di farsi le ossa con un lavoro impegnativo. Il mio consiglio è comunque di sperimentare tutto questo durante le sagre estive. Se si ha idea di farlo come lavoretto per arrotondare i guadagni è una buona idea. Alle sagre, solitamente lavorano i volontari ma è comunque una buona mossa per farsi un'idea di cosa si fa. Consiglio comunque di scegliere un posto che permetta di lavorare tutti i week end. In questo modo, la paga a fine mese è regolare, come spiega benissimo il sito www.studentifuori.it
  • Call Center. Onestamente sono abbastanza scettica su questa voce. Le cronache e le notizie a riguardo dei call center non ne danno una bella immagine ma ci sono comunque alcuni che lavorano bene. Consiglio in ogni caso di avere occhio.
  • Volantinaggio. Mansione molto faticosa, viene pagata a tempo. Occorre un buon paio di scarpe, comunque.
  • Raccolta di uva o olive.  E'una possibilità che, a causa della crisi, incontra un'offerta molto ridotta. La domanda poi si riduce ulteriormente se il raccolto è scarso. Si tratta di una mansione in cui occorre del sano olio di gomito ma per lo studente può essere problematico in termini di orario. Essendo un lavoro stagionale richiede un impegno intensivo per buona parte del giorno ed è sconsigliato se ci sono delle lezioni o siamo in sessione esame.
  • Promoter. Sono quelli che sorridono sempre per fare la promozione di un prodotto. Generalmente pagati 8 euro l'ora, come spiega il sito sopra detto, sono una possibilità soprattutto in occasione delle fiere o affini, dove la paga è fissa ma l'orario flessibilissimo.
  • Le pulizie. In alcuni casi, vieni messo in regola e ti vengono versati i contributi per tutta la durata del periodo dall'agenzia che ti assume. Se sei in gamba, puoi essere richiamato. Per lo studente universitario può comunque incontrare problemi in termini di orari.
  • Il baby sitter. Ha il pregio di permetterti di accordare il tuo impegno lavorativo con lo studio ma occorre una bella pazienza. Tra gli 8 e i 15 euro, come spiega il sito detto sopra.
  • Ripetizioni. Una soluzione che ho adottato e che permette di regolare bene i tuoi impegni. Occorre mettere un annuncio nei negozi, all'università, nei licei o, meglio ancora in biblioteca, se proprio non hai il passaparola di un vecchio professore di scuola. Rigorosamente in nero, come tutti quelli detti sopra, ha una regolarità delle lezioni che varia a seconda del periodo dell'anno ma, se sei bravo/a, puoi anche garantirtelo per tutti i 365 giorni. Spesso la maggiore densità degli studenti è nei mesi estivi oppure nei periodi di valutazione del quadrimestre. Naturalmente occorre venire incontro a chi ha bisogno del tuo aiuto e serve una certa pazienza con chi ha necessita del tuo sostegno. Tendenzialmente, il prezzo minimo è dai 10 euro in su ma varia a seconda della materia e del titolo di studio in tuo possesso. Avendo fatto latino e greco, sono partita dai 15 euro l'ora e, potenzialmente, avrei potuto anche alzare la posta, una volta presa la laurea. Mi sono comunque rifiutata di farlo perché maggiore è il prezzo, minori sono le lezioni che faranno...quindi occhio a quanto chiedete.
  • Servizio civile. Ha un determinato limite di età e varia a seconda del progetto. Consiglio di leggere attentamente il bando. Non ha la 13cesima e nemmeno la 14cesima e richiede un impegno annuale fisso. Solitamente intorno alle 5-6 ore giornaliere, secondo un orario che non puoi concordare. Prevede il versamento dei contributi pensionistici però. Non può essere fatto più di una volta e si viene pagati al mese 433 euro. Offre spesso una buona esperienza professionale. Ha come controindicazione comunque, il fatto che è spesso poco appetibile per quanto riguarda gli orari delle lezioni e gli esami, visto l'impegno.
CONCLUSIONE

I lavori che lo studente  farà sono generalmente in nero, tranne qualche sporadica iniziativa /annuncio di qualche supermarket che offre, nei mesi estivi, orari fatti apposta per gli studenti, nei fine settimana a paga fissa. Non aspettatevi di avere i contributi pensionistici e, soprattutto, partite dal presupposto che difficilmente quel lavoro coprirà tutte le spese, se siete fuori sede. Spesso occorrerà destreggiarsi tra più cose ed è davvero difficile far quadrare i conti. Inoltre, non è nemmeno tanto strano che ciò possa interferire con la frequentazione degli studi.

domenica 20 ottobre 2013

Considerazioni sulla scuola secondaria inferiore

CONSIDERAZIONI SULLA SCUOLA SECONDARIA

Ogni tanto mi capita di leggere riflessioni a proposito della scuola italiana. Critiche e commenti negativi che hanno il fine ultimo di screditare questa sacra istituzione. I dati statistici europei ci pongono agli ultimi posti per quanto riguarda il livello di comprensione e capacità di far di conto. Contemporaneamente, molti italiani riescono a vincere concorsi all'estero superando i colleghi delle altre nazioni.
Immagino che anche un fesso capisce che c'è qualcosa che non va.
Questa mattina ho letto che la scuola media inferiore è ritenuta inadeguata per lo scopo attuale. Nata inizialmente con il fine di approfondire la preparazione di coloro che facevano le elementari, oggi è considerata del tutto inadeguata per fornire la competenza necessaria ad affrontare le scuole secondarie superiori. La disparità dei risultati  scolastici tra le medie e le superiori è davvero sensibile, in molti passaggi...e così qualcuno ha avanzato l'ipotesi di tagliare di netto la scuola media inferiore, perché la ritiene un apparato antiquato, incapace di rinnovarsi. L'inadeguatezza poi viene accresciuta dal fatto che l'età dei docenti è piuttosto avanzata, sorvolando sull'inefficenza di fondo, ovvero la svogliatezza istituzionale nel provvedere al reclutamento dei nuovi docento (lo penso io, altrimenti come si spiegano le continue modifiche sostanziali, a distanza così ravvicinata, delle normative di regolamento, l'apertura e chiusura dei concorsi pubblici a discrezione del ministero e del portafoglio, l'improvvisa e insensata foga di rinnovamento a cui seguono la più totale indifferenza? Chiamatemi paranoica ma questo è ciò che vedo).
Ad ogni modo la mancanza di fondi esorta a tagliare e questo è risaputo. Parliamoci chiaro, l'apprendimento alla scuola media inferiore avrebbe lo scopo di fornire un rafforzamento nelle cose da studiare, cercando di dare un'infarinatina di quel sapere che le superiori dovrebbero approfondire anche dopo...ma non sempre succede. La presenza di nuove materie non sempre consente di portare il programma fino in fondo (per esempio, la letteratura del XX secolo e del dopoguerra, non viene mai studiata perché manca il tempo materiale per arrivarci) e quindi spesso occorre accontentarsi di ciò che si sa dalle medie. Io non credo che sia una scuola inutile o obsoleta e mi domando spesso sulla base di quali principi si formulino giudizi del genere. Posso accettare che vi siano critiche sulla preparazione dei docenti ma mi domando cosa sia stato fatto per offrire ai maestri una preparazione più adeguata. Trovo assolutamente ridicolo ed infantile questo continuo atteggiarsi a scaricabarile della situazione. Le riforme continue ad ogni cambio di governo non fanno bene alla scuola pubblica e, paradossalmente, sarebbe meglio che i ministeri mettessero da parte l'idea della riforma strutturale e aprano i rubinetti per finanziare questa istituzione. A volte, ho come l'impressione che la scuola pubblica sia considerata un investimento a fondo perduto e, purtroppo, finora non ho visto molto che mi confermasse il contrario.
Lo smantellamento della scuola, sia sul piano sociale che di prestigio è un fenomeno allarmante...un vero peccato che non importi a chi di dovere, a meno che non abbia lo scopo di fare qualche slogan.