Pagine

Benvenuti al salottoclassico

Dove si parla di tutto e di niente, di libri e di storia, di film e di racconti. Un salotto senza pretese, per chi vuole parlar di cose pesanti e di sciocchezze

martedì 29 gennaio 2013

L'ISOLA IN VIA DEGLI UCCELLI DI URI ORLEV

                                                        L' isola in via degli uccelli
Malgrado siano passati due giorni, dalla commemorazione della Shoah, ho ritenuto doveroso per me scrivere una recensione su un libro che lessi diversi anni fa e che trovo davvero molto bello.
Il titolo è l'isola in Via degli Uccelli di Uri Orlev.
E'un romanzo semiautobiografico di questo autore che sperimentò sulla propria pelle l'esperienza dei rastrellamenti nel ghetto di Varsavia e sopravvisse al campo di concentramento di Bergen-Belsen.
Questa è la trama, presa dal sito di IBS:

 La seconda guerra mondiale infuria per l'Europa e in Polonia la vita, già difficile per tutti, è per gli ebrei pressoché insopportabile. E Alex è, appunto, ebreo. Sua madre è scomparsa nel nulla e suo padre è stato prelevato dalle SS e fatto partire per una destinazione ignota. Rimasto solo Alex si è rifugiato in un edificio abbandonato, al numero 78 di Via degli Uccelli, e dalla sua isola segreta esce solo di notte, per procurarsi il cibo. Finché, un giorno, Alex ode delle voci: degli sconosciuti si sono introdotti nel palazzo. Il coraggio, l'eroismo perfino, non sono insoliti in tempo di guerra, ma Alex ha appena undici anni, e la sua è la storia di come la nuda forza di volontà riesca talvolta ad avere la meglio sulla crudeltà e l'ingiustizia. 

Ho letteralmente amato la storia, sebbene il periodo storico non sia tra i miei preferiti. L'orrore della guerra viene visto dagli occhi del protagonista in una chiave piuttosto originale, con quell'innocenza che, malgrado tutto, continua a filtrare per tutta la narrazione, a dispetto del dramma dell'Olocausto.
Il modello principale è quello del romanzo di Robinson Crusoe, visto però in chiave quasi metaforica. Il protagonista vive per anni in una casa semidistrutta dai bombardamenti, riuscendo a sopravvivere al rastrellamento ed alle deportazioni, in attesa del ritorno del padre.
Leggendo la biografia dell'autore, sappiamo che questi non riuscì a sfuggire ai campi di concentramento ma la storia di questo romanzo non vuole essere semplicemente una autobiografia. Uno dei messaggi che mi è sembrato di cogliere è che la forza di volontà può portare la persona a compiere azioni inaspettate, spesso impossibili, come accade per Alex che riesce alla fine a ritrovare il padre.
Consiglierei davvero questo libro, per il modo in cui viene trattato l'argomento.

Nessun commento:

Posta un commento