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sabato 10 novembre 2012

DOMANDA DELLE DOMANDE: A COSA CASPITERINA SERVE IL CONGIUNTIVO?

Bella domanda! Per molti, a giudicare dall'uso sempre più ridotto e, peggio ancora, a sproposito, è un modo assolutamente inutile. Viene sostituito spesso dall'indicativo o dal condizionale, come se la cosa fosse identica.
Purtroppo, non lo è ma per spiegare il tutto occorre fare una breve genesi di questo modo.
Il congiuntivo è frutto del processo di semplificazione dei modi verbali che mutarono la loro organizzazione interna passando da un sistema basato sull'aspetto ad uno fondato sulla cronologia, sul prima ed il dopo, disposti, per la prima volta, in modo lineare e preciso. Non tutte le lingue hanno il medesimo modo di organizzare il sistema dei verbi, sappiatelo. 
Il congiuntivo italiano può essere definito come un residuo che le lingue neolatine fanno derivare direttamente da quella lingua inventata, chiamata INDOEUROPEO.
L'indoeuropeo è una costruzione ottocentesca, nata con lo scopo di spiegare la somiglianza di alcune parole, come madre. Il sistema verbale dell'indoeuropeo, prevedeva la presenza dei modi congiuntivo e ottativo o desiderativo. 
Per molti, questa suddivisione forse non significa niente. 
Noi siamo abituati ad un sistema di verbi fondato su un PRIMA, un DURANTE ed un DOPO. Gli antichi non facevano così. Più che guardare all'aspetto della cronologia del verbo, miravano al modo in cui era eseguita l'azione:
  1. se era desiderata o meno (ottativo)
  2. se era frutto di una particolare combinazione della sorte (eventuale) 
  3. se era un ordine (imperativo)  
La semplificazione dei modi, che possiamo vedere per esempio attraverso le differenze tra greco e latino, mostrano questo genere di sviluppo che ha sacrificato l'ottativo e trasferito le sue peculiarità al congiuntivo latino e poi italiano. 
 

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