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mercoledì 21 novembre 2012

NEW MOON parte 1

NEW MOON
ovvero
IL MATTONE DELLA NUOVA LUNA:
ANALISI DEL LIBRO 
parte1

 

Parlare di New Moon, è un po' come sparare sulla croce rossa. Ho visto questo film sul dvd e, se non fosse stato per il prezzo offerta, mi sarei tenuta i soldi. In ogni caso, occorre prendere atto di una cosa: il regista si limita a seguire il suo compitino, seguendo pedissequamente tutta la trama del libro...e su questo non posso proprio dargliene una colpa. Se il libro fa schifo, non è colpa del regista. Quando ho letto il libro, dopo una quarantina di pagine, ho dovuto scegliere se continuare oppure lanciare il libro direttamente dalla finestra.
Ho fatto la prima scelta, sebbene ad ogni passo, i miei geni femministi gridassero come maiali sgozzati all'alba.  La protagonista si taglia con la carta da regalo e scatena la sindrome di astinenza del Jasstossico che, ovviamente, si scaglia sulla protagonista, per farne uno spuntino ( o era James?). Tutti i Cullen vedono quanto Bella sia buona e cominciano a pensare di magnarsela...tutti tranne il capofamiglia, il santone Carlisle Cullen che, grazie al suo secolare autocontrollo, vede Bella come un essere sensiente (?).
Colpo di scena.
Edward, recuperato lo gnegnero, è affetto da turbe psichiche di sensi di colpa tardivi e decide di andarsene insieme alla sua famiglia. Bella che fa? Cade in depressione...e per non so bene quanti minuti se ne sta sulla sedia a dondolo ( che nei tempi del film, equivalgono a mesi). Non mi dilungherò troppo sulla trama. La trovo inconsistente. Se Twilight mi è sembrato un libro pensato, New Moon non lo è per niente. C'è solo una presunta introspezione, che si traduce in un'accozzaglia di fesserie ( e qui forse, Chris Weitz, poteva metterci più impegno, sottolineando magari la questione dell'immortalità, accennata in modo improprio nel libro). In sintesi, la Meyer, dopo un buon inizio, che poteva tradursi in qualcosa di buono,scrive un libro che si vede lontano un miglio che è fatto per far quattrini. Twilight aveva degli spunti che davano buone speranze alla trama ma l'autrice, invece di puntare su elementi che avrebbero dato sale alla storia, come per esempio l'anima e la natura dei vampiri, si getta in un tema trito e ritrito come l'amore. Posso capirlo, è la parte che attrae maggiormente il lettore ma l'autrice, a parte una serie di banalità che sembrano essere uscite dalla versione casta della scatola di cioccolatini Perugina, non aggiunge niente di nuovo e, se lo fa, non è che venga male. La colpa è anche della scelta della prima persona, secondo me. Se uno scrive dal punto di vista del personaggio, deve usare un certo criterio, senza scendere troppo nello stereotipo...e qui, per centinaia di pagine, abbiamo una Bella derelitta come una drogata senza la sua dose di eroina. 
I contrasti non sono molto rilevanti ma, a ben vedere, quello principale ( ovvero rapporto d'amore umano-vampiro) si conclude già in Twilight. In New Moon prosegue, stroncando i possibili contrasti che avrebbero dato corpo alla storia, con la stessa grazia della mannaia di un macellaio. Anche la scena dei Volturi, di per sè ottima come idea, viene svilita. L'autrice, nella smania di volere far finire bene le cose, anticipa i tempi, strozzando degli antagonisti che, per un errato tempismo narrativo, risultano piatti.
Anche l'idea di rendere Jacob un mutaforma, umanizzando la figura del licantropo, facendogli quasi perdere identità. perde la sua potenziale carica narrativa. Come terzo angolo del triangolo stona parecchio e, a ben vedere, come antagonista alla storia d'amore, regge fino ad un certo punto. Bella non ha cedimenti e usa in modo ancora più spregiudicato rispetto a Twilight l'amicizia di Jacob Black...in modo puramente strumentale.
In conclusione, nel secondo libro non ci sono contrasti di nessun tipo. La trama è monotona e, a tratti, irritante e, benché vi siano delle ottime idee, non mi sembra che l'autrice abbia voluto addentrarsi in qualche approfondimento che forse avrebbe reso più problematico il contenuto ma, di certo, la storia (ed il film) avrebbero guadagnato molto.

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