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domenica 4 novembre 2012

TWILIGHT SAGA

TWILIGHT SAGA
ovvero
il dilemma del polpettone letterario

Una premessa. 
Pur essendo del parere che il lavoro sia modesto, nella sua forma e nel suo contenuto e che peggiori con lo scorrere dei libri, non penso che sia da mettere alla gogna, almeno non completamente. Sono comunque del parere che il libro che dà inizio alla saga sia il prodotto migliore.
La trama è più curata, con un sistema di personaggi rigido e ben controllato. Lo stesso non si può dire per i seguenti.
Occorre dire che buona parte del successo è dovuto ad un'oculata operazione di marketing che ha saputo coniugare con una cura maggiore rispetto ad Harry Potter, il binomio personaggio/attore. Questa è la causa principale del suo successo.
Benché le parti non siano eccelse, gli attori hanno fatto davvero un buon lavoro.
I tre personaggi principali sono sviluppati al massimo e si può dire, senza troppa esagerazione, che più di così non si poteva fare.
Il risultato è complessivamente piuttosto modesto, rispetto alla saga della Rowling che, malgrado sia indiscutibilmente più lunga è molto più curata sul piano della struttura della trama.




Il pezzo forte è dato dalla scelta degli attori. Per quanto poco curata, l'idea di base è decisamente intrigante. Il marketing che ne è venuto fuori, operazione a cui ha direttamente partecipato l'autrice, ha favorito il successo commerciale della trama, decretando la moda delle storie per vampiri. Nemmeno la saga della Rice è riuscita in questo.
I tempi non erano maturi, mentre adesso, con i maghi come apripista, tutto questo è stato possibile.
Analizzerò i primi 3 libri con i film abbinati, in particolare la differenza, i pregi ed i difetti.

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